"Pioggia di Vendite": Come rompere la diffidenza con un “Front End” irresistibile
(Case history e esempi reali)
La diffidenza dei clienti e la sfida per le imprese
Immagina un potenziale cliente di fronte a una nuova proposta: braccia conserte, sguardo perplesso, mille dubbi in testa. Oggi i consumatori sono bombardati da offerte di ogni tipo e hanno imparato a essere cauti prima di fidarsi di un brand o di un venditore sconosciuto.
In un panorama in cui la concorrenza è globale e le alternative sono a un click di distanza, la diffidenza è diventata uno dei principali ostacoli da superare per chiunque offra un prodotto o un servizio.
Una recente analisi del Pew Research Center ha rilevato che oltre la metà dei clienti (52%) preferisce restare con marchi già noti e collaudati, mentre quasi 4 su 10 ammettono di aspettare le esperienze altrui prima di provare qualcosa di nuovo. In altre parole, la maggior parte delle persone esita di fronte al nuovo: teme di sprecare soldi, tempo o di restare delusa.
Questo atteggiamento non riguarda solo i consumatori finali (B2C), ma anche i clienti aziendali (B2B). Ad esempio, nel campo delle sottoscrizioni online un sondaggio ha evidenziato che il 63% degli editori e dei publisher considera la trasformazione del pubblico in abbonati paganti una sfida cruciale, proprio a causa dello scetticismo iniziale degli utenti.
Sia che si tratti di convincere una famiglia a cambiare supermercato, un professionista a provare un nuovo software gestionale o un'impresa ad affidarsi a un consulente esterno, la sfida è la stessa: come abbattere quel muro di diffidenza che separa il semplice interesse dall'azione concreta dell'acquisto?
La risposta risiede in una strategia potente e trasversale, capace di coinvolgere emotivamente i clienti e azzerare (o quasi) le loro paure: l'offerta di Front End irresistibile. Nei paragrafi che seguono scopriremo che cos'è un'offerta irresistibile, perché funziona così bene nel convincere anche i clienti più diffidenti e come viene applicata con successo in settori diversi – dal B2C al B2B, dai prodotti ai servizi fino alla consulenza.
Che cos'è un'offerta irresistibile?
Quando sentiamo parlare di offerta irresistibile, potremmo pensare a slogan pubblicitari o a promesse esagerate da televendita. In realtà il concetto è più profondo e strategico.
Un'offerta irresistibile è una proposta di valore talmente alta e un rischio talmente basso per il cliente da rendere l'acquisto una scelta ovvia. Qualcuno la descrive come un'offerta "così buona che il cliente si sentirebbe sciocco a dire di no".
Significa mettere insieme un mix di benefici, garanzie e condizioni favorevoli tali che, agli occhi del potenziale acquirente, rifiutarla equivarrebbe a perdere un'occasione d'oro.
Alcuni elementi chiave di un'offerta davvero irresistibile:
1. Valore percepito altissimo: il cliente deve sentire che ciò che ottiene vale molto più di quanto paga. Questo può derivare dal risultato promesso (risolvere un problema urgente o realizzare un desiderio forte) e da eventuali extra o bonus aggiuntivi.
2. Rischio quasi zero: il cliente diffidente ha paura di perdere (denaro, tempo, fiducia). L'offerta irresistibile elimina questa paura introducendo garanzie ferree, resi facili, prove gratuite o formule "soddisfatto o rimborsato". In pratica si inverte il rischio: non è più il cliente a rischiare, ma il venditore. Un esempio classico è proprio la garanzia "soddisfatti o rimborsati", diffusa anche sul mercato italiano, dove se il cliente non è contento riavrà i soldi indietro senza contestazioni.
3. Urgenza e scarsità: una proposta, per quanto vantaggiosa, potrebbe non spronare all'azione immediata se il cliente pensa di poterci riflettere all'infinito. Ecco perché molte offerte irresistibili hanno una scadenza (es. "solo per oggi" o "ultimi 10 pezzi disponibili") che crea pressione a cogliere l'opportunità subito. La paura di perdersi qualcosa spinge i clienti ad agire rapidamente, riducendo il tempo per i dubbi.
4. Chiarezza e trasparenza: il potenziale cliente deve capire subito cosa sta ottenendo e a quali condizioni. Confusione o ambiguità riaccendono la diffidenza. Un'offerta irresistibile è spiegata in modo semplice, concreto e onesto: niente costi nascosti, niente asterischi ingannevoli.
In sintesi, l'offerta irresistibile è l'arte di massimizzare il valore percepito e minimizzare il rischio percepito. Non si tratta di "trucchetti" o sola facciata: alla base deve esserci un reale valore per il cliente, confezionato e presentato nel modo più convincente possibile.
Ma perché tutto questo funziona? Cosa succede nella mente di una persona scettica quando si imbatte in un'offerta che sembra troppo buona per lasciarsela scappare? Scopriamolo.
Perché un'offerta irresistibile vince lo scetticismo
La diffidenza del cliente è un meccanismo di difesa: quella vocina interiore che dice "E se poi rimango fregato?". Un'offerta irresistibile ben congegnata parla a quella vocina, la rassicura e la zittisce. Ecco le ragioni psicologiche per cui questa strategia riesce a far breccia anche nei clienti più diffidenti:
1. Avversione alle perdite ridotta: le persone temono più la perdita che desiderano un guadagno equivalente. È il principio di loss aversion. Un'offerta che elimina il rischio di perdita – ad esempio garantendo un rimborso totale se non si è soddisfatti – disinnesca questa paura primaria.
I consumatori infatti prediligono prodotti e servizi che offrono "reti di sicurezza" come garanzie, prove gratuite o garanzie di rimborso: queste assicurazioni riducono il rischio percepito e rendono l'acquisto più confortevole. In sostanza, l'offerta irresistibile fa pensare: "Non ho nulla da perdere provandoci".
2. Infonde fiducia nel venditore: se un'azienda è disposta a offrire condizioni tanto favorevoli, implicitamente comunica grande sicurezza nella qualità del proprio prodotto. Ad esempio, proporre "prova gratis e paghi solo se ti piace" significa che il venditore scommette sul proprio valore.
Questo segnale di fiducia spesso ribalta la percezione: da scettico il cliente diventa incuriosito, perché pensa "se lo garantiscono così tanto, deve funzionare davvero". Naturalmente la promessa poi va mantenuta: un'offerta irresistibile che delude finisce per aggravare la sfiducia. Ma quando il valore c'è, questa trasparenza iniziale costruisce un capitale di credibilità enorme.
3. Abbassa la barriera all'ingresso: uno dei motivi per cui un interessato non diventa cliente è che l'impegno iniziale richiesto è percepito troppo alto. Un prezzo elevato, un contratto lungo, il dover prendere subito una decisione definitiva – tutto ciò frena.
L'offerta irresistibile tende a ridurre al minimo l'impegno iniziale. Ad esempio, uno sconto di benvenuto molto forte o un mese di prova gratuito abbattono il muro iniziale. Meno deve rischiare o investire subito il cliente, più sarà propenso a dare una chance.
Una volta provato il prodotto/servizio senza grossi sacrifici, se l'esperienza è positiva la diffidenza si dissolve e il cliente può impegnarsi maggiormente (rinnovare l’abbonamento, fare acquisti successivi, ecc.).
4. Attiva la reciprocità: offrire qualcosa gratuitamente o a condizioni ultra-agevolate innesca nel cliente un senso di gratitudine e reciprocità.
Ad esempio, un campione omaggio o una consulenza iniziale gratuita sono doni che predispongono positivamente: inconsciamente chi riceve qualcosa si sentirà più obbligato a contraccambiare acquistando o almeno dando una possibilità al venditore.
È una leva psicologica potente: il cliente pensa "mi hanno già aiutato senza chiedere nulla, meritano la mia fiducia".
Riassumendo, l'offerta irresistibile funziona perché allinea gli interessi del cliente e del venditore in modo armonioso: il cliente sente di ottenere tantissimo a fronte di un rischio minimo, il venditore ottiene la chance di dimostrare il proprio valore senza la barriera della diffidenza. È un patto win-win, apparentemente sbilanciato a favore del cliente, ma in realtà benefico per entrambi se ciò che si offre mantiene le promesse.
Da notare: un'offerta irresistibile non si limita al prezzo basso. Tagliare drasticamente il prezzo può certamente aiutare, ma spesso un cliente diffidente non si smuove neanche di fronte a un prezzo stracciato se teme di buttare soldi anche solo per poco.
Viceversa, può investire una cifra importante se percepisce che l'equazione valore/rischio pende nettamente a suo favore. Ecco perché garanzie, bonus e prove possono valere molto di più di un semplice sconto nel vincere le resistenze.
A questo punto, passiamo dai principi alla pratica: come appaiono le offerte irresistibili sul campo in diversi settori, e che risultati portano?
Dati e casi studio: l'offerta irresistibile in azione
Vediamo ora esempi reali e risultati misurabili di offerte irresistibili applicate in vari ambiti. Dalle vendite al dettaglio al software per aziende, dalla ristorazione alla consulenza, emergono pattern comuni su come queste strategie possano rompere la diffidenza e spingere all'azione.
B2C – Prodotti e retail: garanzie audaci e prove gratuite
Nel mondo dei prodotti di consumo (negozi, e-commerce), creare un’offerta irresistibile spesso significa agire sul terreno delle garanzie e del rischio percepito. Un caso storico emblematico è quello di Domino's Pizza.
Negli anni ‘80 Domino’s era dietro a Pizza Hut, ma ebbe un’idea rivoluzionaria: garantire la consegna della pizza a domicilio in 30 minuti, altrimenti la pizza è gratis.
Per il cliente significava eliminare il rischio di lunghe attese e addirittura ottenere una pizza omaggio se la promessa non veniva mantenuta. L’iniziativa fece scalpore e funzionò: la quota di mercato di Domino’s crebbe vertiginosamente, fissando un nuovo standard nel settore delle consegne.
In pratica Domino’s diceva: “Se non siamo puntuali, non paghi” – un messaggio che convinse milioni di americani a dargli una chance.
Un esempio più recente, nell’e-commerce, è Zappos, il noto negozio online di scarpe. Comprare scarpe senza provarle inizialmente metteva ansia a molti (“E se non mi vanno bene? E se non mi piacciono dal vivo?”). Zappos ha dissolto questa diffidenza puntando tutto su una politica di reso straordinariamente favorevole: reso gratuito per 365 giorni, con spedizione di ritorno pagata dall’azienda.
In pratica, un anno intero per decidere se tenere o no le scarpe! Agli occhi del cliente, questo azzera il rischio di restare insoddisfatto dell’acquisto. Il risultato? Certo, Zappos dovette gestire molti resi, ma i vantaggi superarono i costi.
L’azienda conquistò la fiducia di un numero enorme di clienti: oltre la metà degli acquirenti tornava per ulteriori acquisti, e la grande maggioranza del fatturato proveniva proprio dai clienti abituali .
In altre parole, l’offerta irresistibile del reso senza condizioni ha trasformato tanti scettici (“non compro scarpe online, è troppo rischioso”) in clienti fedeli e ripetuti.
La strategia di Zappos – investire nella sicurezza e comodità del cliente invece che in pubblicità tradizionale – ha pagato: oggi spedizione e reso gratuiti sono uno standard aspettato dai consumatori nell’online, segno di quanto quell’approccio abbia fatto scuola. Molte aziende italiane, dopo anni e anni di prediche da parte mia, stanno iniziando dopo anni ad adottare politiche "soddisfatti o rimborsati" simili, a riprova che questa leva funziona in ogni mercato.
Un’avvertenza importante: un’offerta irresistibile deve attirare i clienti giusti, non i “cacciatori di omaggi”. Se è troppo aperta, potrebbe richiamare opportunisti che non diventeranno mai clienti fedeli.
Ad esempio, un ristoratore che offrisse pasti completamente gratis rischierebbe di riempirsi il locale di gente interessata solo alla gratuità, senza generare poi ritorno.
Ecco perché anche le offerte più generose vanno strutturate con criterio: Zappos limitava la cosa alle scarpe acquistate (non regalava prodotti a chiunque), i campioni omaggio li ottieni se visiti lo store o lasci un contatto, ecc.
L'offerta irresistibile insomma va pensata per persuadere gli indecisi di valore, non per regalare prodotti a chi non avrebbe comunque intenzione di comprare.
Sempre nel B2C retail, un’altra tattica rodata è far provare gratuitamente il prodotto. Nei supermercati vediamo spesso stand con assaggi gratuiti: non è solo cortesia, è marketing scientifico.
Uno studio della Brigham Young University ha mostrato che gli assaggi in negozio aumentano significativamente le vendite sia nell'immediato sia nelle settimane successive, persino più delle promozioni tradizionali.
Far provare un prodotto elimina l'incertezza ("mi piacerà?") e crea un piccolo debito di gratitudine nel cliente. Se il formaggio assaggiato è buono, il cliente sarà molto più propenso a infilarne una confezione nel carrello.
Lo stesso principio vale in altri contesti: i negozi di cosmetica che offrono campioncini omaggio sanno che una cliente diffidente a investire 50€ in una crema sarà più convinta dopo averne provato gratuitamente un campione per qualche giorno.
B2C – Servizi e abbonamenti: il potere della prova gratuita
Nel settore dei servizi al consumatore, specialmente quelli in abbonamento, la diffidenza si manifesta con pensieri tipo: “Non so se ne vale la pena, e se poi rimango legato pagando?”. La risposta vincente qui è spesso la prova gratuita.
Il caso di Netflix è emblematico. Agli inizi dell’era streaming, Netflix doveva convincere milioni di persone a pagare per vedere film e serie online, cosa nuova e un po’ intimidente per molti.
La sua offerta irresistibile fu: un mese di abbonamento gratuito per tutti i nuovi utenti, senza impegno. Chiunque poteva provare il servizio per 30 giorni e disdire prima della fine senza spendere nulla. Era un modo per dire: "provalo, ti piacerà così tanto che vorrai continuare pagando”.
E infatti la strategia si è rivelata estremamente efficace nel convertire semplici curiosi in clienti paganti.
Milioni di utenti, dopo un mese di binge-watching, si affezionavano al catalogo e all'esperienza e rimanevano abbonati. Negli anni seguenti praticamente tutti i concorrenti (da Disney+ ad Amazon Prime Video) hanno adottato periodi di prova gratuiti simili, proprio perché funzionano: abbattono il muro dello scetticismo (“pagare per qualcosa che non conosco”) permettendo all’utente di toccare con mano il valore del servizio.
Lo stesso vale per tanti servizi digitali (musica, software, app): le prove gratuite sono la norma e i tassi di trasformazione lo giustificano. In media, oltre la metà di chi inizia un free trial diventa cliente pagante (circa 66% nel B2B e 57% nel B2C secondo Recurly).
Dati del genere spiegano perché aziende grandi e piccole investono volentieri in prove senza impegno.
Analogamente, quasi tutte le palestre o corsi fitness offrono lezioni di prova gratuite: passata l’esitazione iniziale e provati i benefici, i clienti sono ben più propensi a sottoscrivere l’abbonamento.
B2B – Software e soluzioni per aziende: rischio zero, conversioni al top
Nel mondo business-to-business, i clienti sono più razionali e attenti ai numeri, ma la diffidenza c'è ugualmente perché in gioco ci sono budget importanti e carriere.
Un direttore acquisti o un CEO devono essere convinti al 100% prima di adottare una nuova soluzione. Come convincerli? Con gli stessi principi: far provare senza rischio, garantire risultati, spostare l'azzardo sul fornitore.
Software aziendali (SaaS): Oggi è quasi dato per scontato che un software B2B offra una free trial o una versione freemium. Questo modello ha rivoluzionato la vendita software, un tempo basata solo su demo e contratti anticipati.
Adesso un'azienda può testare un gestionale o una piattaforma per 14-30 giorni gratuitamente, spesso senza neppure inserire la carta di credito (per rimuovere anche il minimo attrito psicologico). Il risultato? Se il prodotto è valido, i tassi di conversione sono altissimi: le ricerche mostrano che circa due terzi delle aziende che iniziano una prova gratuita di un software B2B poi lo acquistano.
Inoltre, i buyer considerano le prove tra le fonti più affidabili di informazioni in fase di scelta – molto più di brochure patinate o pitch commerciali.
Un chiaro esempio di questo approccio è stata la crescita virale di strumenti come Slack, che offrendo una versione gratuita illimitata sono riusciti a entrare nelle aziende senza barriere iniziali, convertendo poi un'ampia base di utenti in clienti paganti grazie al valore dimostrato.
Nel caso di prodotti fisici o servizi industriali B2B, l'offerta irresistibile prende spesso la forma di progetto pilota gratuito o pagamento a risultati. Ad esempio, un fornitore di macchinari potrebbe proporre: "Ti installiamo la macchina in prova per 30 giorni, se non aumenta la produttività come promesso la ritiriamo a nostre spese, se funziona poi la paghi".
Oppure società di consulenza che dicono: "Pagherai la nostra fee solo se raggiungiamo il miglioramento X nelle tue metriche". È chiaro che il fornitore in questi casi si assume il rischio, ma è proprio questo il punto: allevia completamente i timori del cliente, che può provare l'innovazione senza paura di buttare budget.
Una volta verificati i benefici, il cliente sarà felice di pagare e magari ampliare la collaborazione.
Un esempio famoso: FedEx già negli anni '80 offriva il rimborso totale della spedizione se la consegna non fosse puntuale – un segnale forte che convinse molte aziende diffidenti a dargli fiducia.
Insomma, anche nel B2B il segreto è rassicurare il cliente facendogli percepire che non rischia nulla a provare. E i risultati, come abbiamo visto, sono tangibili: conversioni molto alte e clienti che, una volta entrati grazie all'offerta facile, restano poi a lungo perché convinti del valore.
Consulenze e servizi professionali: garanzie di soddisfazione per conquistare la fiducia
Nel campo delle consulenze e servizi professionali (consulenza aziendale, servizi legali, investimento, servizi fiscali ecc.), vendere è particolarmente arduo perché il cliente compra essenzialmente fiducia e competenza, cose difficili da valutare prima. Qui l'offerta irresistibile può fare miracoli nel ridurre il cinismo di chi ha magari già avuto delusioni con consulenti poco efficaci.
Un approccio coraggioso adottato da alcuni è offrire una garanzia totale di soddisfazione sulla consulenza: "Se a fine progetto ritieni di non aver ottenuto valore, ti restituiamo quanto pagato".
Pochi consulenti osano tanto, ma chi lo fa racconta che raramente i clienti chiedono indietro i soldi – anzi, apprezzano molto la trasparenza. Ad esempio, un consulente di management americano, Gerald Weinberg, spiegava di aver sempre permesso ai clienti di interrompere e chiedere il rimborso se non soddisfatti del suo lavoro. Questo gli ha fatto vincere contratti che altri consulenti avrebbero perso, proprio perché i clienti pensavano: "Male che vada, non butto via niente".
In ambito legale o di compressione fiscale o risparmi finanziari, diverse agenzie propongono modelli di pagamento a performance (es. una percentuale sui risultati generati, anziché una tariffa fissa).
Per il cliente è allettante: paga solo se vede davvero un ritorno. Certo, l'agenzia deve essere molto sicura di poter performare, ma quando ci riesce ottiene clienti fidelizzati e un ottimo passaparola grazie a questa formula win-win.
Un parallelo ben noto è la formula "no win, no fee" nel settore legale anglosassone: l'avvocato viene pagato solo se vince la causa o ottiene il risarcimento per il cliente.
Questo ha permesso a tante persone diffidenti (o senza risorse) di affidarsi a legali, sapendo che se non altro non avrebbero dovuto pagare in caso di sconfitta. È praticamente un'offerta irresistibile: "giustizia senza rischio finanziario".
Molti consulenti, inoltre, offrono sessioni introduttive gratuite. Un coach professionista, ad esempio, spesso concede la prima sessione senza costo: serve al cliente per capire il valore che può ricevere e al coach per instaurare un rapporto.
È molto più facile che il cliente firmi un pacchetto di 10 sessioni dopo averne provata una gratuitamente e aver tratto già qualche beneficio o chiarimento. Lo stesso accade con le web agency che offrono un audit gratuito del sito, o i fiscalisti che offrono un check-up iniziale senza impegno. Questi "assaggi" sono investimenti che ripagano nell'acquisizione di clienti.
Ti faccio un esempio di una testimonianza appena arrivata dall’ultimo Kick-Off. Il Kick-Off è il corso “iniziale” di Metodo Merenda che è appunto il nostro “Front End”. E guarda caso è gratuito per tutti gli iscritti alla membership Circolo degli Imprenditori (altrimenti si può frequentare con un piccolo contributo spese e ricevere comunque gratis la membership).
Lo scopo del corso non è “far abboccare i boccaloni”. Al contrario è invece dare quelle tecniche rapide per imparare a fare offerte ai clienti giusti e chiuderne il più possibile velocemente, anche se sei a zero di marketing quando parti.
Ora, incassare 26.000€ immediatamente appena finito il corso grazie a quello che hai appreso gratuitamente è un risultato a ROI “+ infinito”. Anche perché quelle competenze non te le porterà via nessuno, sono tue e rimangono a te.
Questo dà la fiducia a Giuseppe e altri imprenditori come lui di continuare a investire in Metodo Merenda grazie alla fiducia acquisita, ai risultati ottenuti e anche al fatto di giocare “i soldi vinti” al Casinò in pratica. Giuseppe non deve più “fidarsi” che quello che insegniamo ai corsi funzioni o sia “fuffa” ecc… lo ha toccato con mano, nemmeno il tempo di tornare a casa e applicare al primo cliente incontrato quanto ha appreso.
Gli stessi soci o coniuge o parenti non possono fare altro che rimanere piacevolmente stupiti della cosa e invece che ostacolare il desiderio di Giuseppe e altri come lui di formarsi, magari sono i primi a spronarlo. O almeno non remano contro come farebbero nella maggior parte degli altri casi.
Tutto insomma si riconduce al concetto di base: togliere al cliente la paura di sprecare soldi in qualcosa di intangibile. Anche in un mondo percepito notoriamente come “aria fritta” come il nostro. Se chi vende competenze dice: "Ti garantisco che ne varrà la pena, altrimenti non paghi", o comunque "inizia a usufruire e decidi se pagare", rende concreta la propria affidabilità.
A quel punto, paradossalmente, il cliente è più disposto ad accettare anche tariffe non solo in base alla loro economicità, perché ha ricevuto prove e rassicurazioni sulla bontà del servizio.
Conclusione: dall’ispirazione all’azione – il tuo Kick-Off verso il successo
Abbiamo visto come un'offerta irresistibile possa trasformare la diffidenza da ostacolo a opportunità. Dati, studi e storie reali ci mostrano che quando un'azienda o un professionista trova la giusta combinazione di valore elevato e rischio minimo per il cliente, accade qualcosa di straordinario: le barriere psicologiche cadono, i "no" diventano "sì", gli sconosciuti diventano clienti entusiasti e spesso fedeli.
Che si tratti del consumatore indeciso se acquistare un prodotto, o del responsabile acquisti titubante verso una nuova soluzione, la strategia dell'offerta irresistibile funziona trasversalmente. Funziona perché fa leva su bisogni umani universali – evitare perdite, cercare vantaggi, fidarsi di chi si espone – traducendoli in proposte commerciali concrete.
A questo punto, la domanda cruciale è: come puoi applicare tu questi concetti al tuo business o progetto? Probabilmente, mentre leggevi gli esempi ti sono già venute in mente idee per migliorare le tue offerte e renderle più convincenti.
Magari hai individuato qualche dubbio tipico dei tuoi clienti su cui potresti intervenire con una garanzia più forte, o hai pensato a un bonus che potresti aggiungere per aumentare il valore percepito, o ancora a una prova senza impegno che non hai mai offerto finora.
Ed è qui che entra in gioco il Kick-Off. Il nostro non è un altro evento di formazione: è il punto di partenza concreto per trasformare quanto hai appreso in azione. Dopo aver compreso teoria, dati ed esempi, è il momento di disegnare la tua offerta irresistibile e pianificarne il lancio. Nel Kick-Off ti guideremo passo passo a:
Costruire la tua offerta irresistibile: applicheremo i principi visti (valore, garanzia, urgenza, ecc.) al tuo contesto, definendo una proposta su misura che i tuoi potenziali clienti faticheranno a rifiutare.
Pianificare il lancio: ti aiuteremo a comunicare e promuovere efficacemente la tua nuova offerta (messaggi chiave, canali, tempistiche), così che abbia il massimo impatto sul tuo pubblico.
L’obiettivo è che tu esca dal Kick-Off non solo ispirato, ma con un piano concreto e pronto all’uso. Immagina la sicurezza con cui ti presenterai ai tuoi clienti quando potrai dire:
“Ecco la mia proposta, e se non sarai soddisfatto avrai indietro ogni centesimo” – oppure “Prova questo servizio gratis per due settimane, ti garantisco che vedrai risultati”.
Ovviamente evitando tutti gli errori che può commettere un principiante o gli ovvi rischi del “fai da te” senza le dovute competenze.
Sarà un cambio di paradigma nel dialogo col cliente: invece di dover persuadere forzatamente, lascerai che sia la tua offerta straordinaria a fare gran parte del lavoro persuasivo per te.
E tu potrai dedicarti a fornire davvero quel valore eccezionale che hai promesso, sapendo di avere dalla tua parte clienti ormai convinti e desiderosi di ottenere il massimo.
In conclusione, rompere la diffidenza dei clienti non è un muro invalicabile, ma un traguardo raggiungibile con la strategia giusta. Abbiamo esplorato insieme esempi dal mercato USA e italiano, grandi brand e professionisti individuali, tutti accomunati da un principio: rendere il cliente talmente sicuro e invogliato che acquistare diventa la scelta naturale. Adesso hai in mano quella mappa concettuale e ispirazionale. Il passo successivo spetta a te: trasformare questa conoscenza in azione.
Porta queste idee nel tuo business, sperimentale e adattale. E per non affrontare il percorso da solo, iscriviti al Kick-Off insieme a chi ha già deciso di fare questo salto di qualità. Clicca sull’immagine qui sotto per “dire di sì” al successo della tua azienda.
PS: Pensa a quanto potrebbe crescere la tua attività se anche solo una parte dei clienti diffidenti iniziasse a dirti "sì" grazie a un'offerta calibrata. Questo è ciò che prepareremo insieme nel Kick-Off. Non perdere questa occasione: il calcio d’inizio verso il tuo prossimo successo è pronto. Iscriviti ora e preparati a far dire “sì” anche ai tuoi clienti più difficili.
Ho strutturato il mio primo funnel dopo avermi letto vendere con la penna, aver visto 3 volte Ghiaccio con gli eschimesi (tra l’altro gratis, un regalo fatto durante il covid agli iscritti, un video corso pazzesco) e poi aver pianificato passo passo il funnel al corso in presenza con Scrivenda. Frank mi ha insegnato che prima di tutto bisogna studiare, studiare e studiare e quando pensi di saperne abbastanza… rimetterti a studiare perché ti manca sempre un pezzetto. Nulla deve essere lasciato al caso, e Frank con i suoi libri e i suoi corsi ti insegna ad essere un vero imprenditore.
Tutti i tuoi libri li espongo a casa mia con orgoglio !!!
Nel mio piccolo, leggendo quello che scrivi e guardando i video del circolo platinum e gold ho strutturato una offerta irresistibile e che azzera i rischi per il mio cliente.
Solo inviandolo via mail ho iniziato 4 trattative con nuovi clienti e con 2 di questi ho chiuso il primo ordine.
Grazie Maestro Frank!
P.s.: domani acquisto il corso Offerta Perfetta
2 settimane fa ho già acquistato Merenda multiverse